Oggi come oggi si sente spesso parlare di conti deposito, ma di che cosa si tratta? Essi sono degli strumenti di investimenti sicuri, per mezzo dei quali si può depositare una somma di denaro e ottenere gli interessi che maturano sulla base del contratto concluso con l’istituto di credito.
In genere questo prodotto è come un conto corrente, anche se si hanno dei limiti circa la possibilità delle operazioni esperibili (il conto deposito può essere più o meno vincolato), ma in ogni caso la ragione del prodotto è quella di far crescere i tassi di interesse. I conti deposito che sono tutelati dal Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi sono anche protetti fino a 100mila euro per depositante, nell’ipotesi di fallimento bancario.
Quando si sceglie un conto deposito, come viene ben spiegato sul sito Qualeconviene.it, è molto importante capire che la finalità è quella di parcheggiare i propri risparmi cercando di ottenere un tasso di interesse più alto di quello che si potrebbe ottenere sul proprio conto corrente bancario.
Tassi di interesse sui conti deposito
Una volta che si ha ben chiaro questo aspetto, è fondamentale scegliere il prodotto più adatto alle proprie esigenze tra i tanti presenti sul mercato. Il consiglio, per velocizzare l’operazione di ricerca, è quello di utilizzare un comparatore che permette di confrontare, velocemente, tutte le caratteristiche dei diversi prodotti sul mercato.
Ad esempio su questa pagina è possibile effettuare una ricerca in funzione delle proprie esigenze (miglior tasso, durata vincolo o senza vincoli). Questi strumenti permettono, in pochi minuti, di avere un quadro completo dei migliori conti deposito sul mercato e dei tassi di interesse offerti dai diversi istituti di credito.
Tassi di interesse che, seppur oggi siano meno alti che in passato, sono sempre molto più convenienti di quelli che vengono normalmente applicati ad un conto bancario classico.
Tipologie di conto deposito
Esistono davvero tantissime tipologie di conto deposito sul mercato, come scegliere quella perfetta per le proprie esigenze? Bisogna ovviamente cercare di capire che cosa si cerca – se un conto deposito vincolato o uno non vincolato – quanti soldi vi si vogliono depositare, ed è ovviamente necessario conoscere anche l’entità dei tassi di interesse del prodotto. Vediamo come procedere alla scelta.
I punti da conoscere per scegliere il conto deposito
- Conto deposito libero o vincolato. Il primo punto da capire è se per le vostre esigenze sia meglio un conto deposito libero o vincolato. Il primo tipo vi permetterà di accedere alla somma depositata quando volete, per prelevarla ad esempio, ma in questo caso andrete incontro a dei tassi di interesse più contenuti, perché la banca non ha completamente a disposizione i vostri soldi.
Il conto deposito vincolato è quello classico: questa formula vincola una somma depositata per un certo lasso di tempo (da qualche mese a massimo dieci anni). Non si può prelevare il denaro prima del tempo previsto, pena una penale; il rendimento però è più alto. Inoltre alcuni contratti permettono di prelevare il denaro per spese urgenti ed inaspettate, come quelle mediche. - Rendimento. Un punto fondamentale nella scelta del conto deposito è legato al suo rendimento, ovvero ai tassi di interesse che vengono corrisposti dall’istituto di credito. I tassi sono stabiliti da ogni istituto, ma dipendono anche dalla scelta di un conto deposito libero o vincolato.
- Spese. Oggi come oggi sono sempre più diffusi i modelli di conto deposito che sono a zero spese; per incentivare i clienti, tanti istituti non gli fanno carico delle spese di apertura del conto o di quelle di sottoscrizione e dell’imposta di bollo.
In conclusione possiamo dire che oggi un conto deposito è uno strumento meno conveniente ma resta, comunque, una soluzione interessante per parcheggiare i propri soldi in attesa di opportunità di investimento più convenienti. Per contro c’è anche da dire che il conto deposito può essere considerato, a tutti gli effetti, una soluzione di risparmio sicura al 100% e, pertanto, rappresenta il giusto compromesso tra redditività e garanzia del capitale.