Se siete interessati ad aprire un nuovo conto corrente bancario e siete curiosi o avete la necessità di sapere a quanto potrebbe ammontare il rendimento al conto corrente bancario collegato, nel corso di questo articolo scopriremo assieme come fare per effettuare il calcolo (anche se approssimativo, visto che il risultato effettivo al cento per cento non è possibile da ottenere) in maniera semplice e piuttosto veloce il rendimento e gli interessi su di un conto corrente bancario.
In cosa consistono gli interessi bancari che vengono calcolati
Gli interessi bancari che matureranno sono quindi il guadagno che il titolare del conto riceve dopo un periodo non precisato visto che ha scelto di depositare i propri risparmi in un conto in banca, non importa che questo sia un conto corrente bancario o un conto deposito. Gli interessi bancari si dividono in due categorie, ovvero in interessi attivi e interessi passivi. Con il termine interessi attivi si descrivono gli interessi che vengono corrisposti dall’istituto bancario ai titolari di conto corrente per aver riscosso tramite il deposito dei risparmi sul conto corrente o sul conto deposito, e di solito vengono indicati tramite l’utilizzo di una percentuale che sta a rappresentare la somma di guadagno che deve ricevere chi deposita una quota di denaro. D’altro canto, gli interessi passivi invece sono quelli che tutti i correntisti devono dare alla banca nel caso in cui si stipula con quest’ultima un contratto ad esempio per un mutuo o per un prestito, e vengono indicati con i due famosi termini in percentuale TAN e TAEG che, solitamente ma non sempre, sono fissi.
Calcolare il rendimento di un conto bancario: cos’è necessario sapere
Come premessa, per ottenere il risultato di rendimento di un conto corrente bancario innanzitutto è necessario reperire e iniziare da due fattori molto importanti i quali devono per forza essere di conoscenza del titolare del conto corrente, ovvero stiamo parlando sia del tasso di interesse che è al momento attivo e al netto, e sia del così detto periodo minimo di capitalizzazione ovvero quell’arco di tempo entro cui il tasso di interesse inizia a dare dei risultati reali e costanti. Sono presenti molti modi che fanno in modo di riuscire a calcolare in tempistiche piuttosto rapide e in maniera facile gli interessi che devono maturare su di un certo capitale investito sia su conto corrente bancario, su conto deposito bancario o su di un finanziamento. Ma bisogna premettere che anche se si utilizzano dei servizi indipendenti per fare questo calcolo (ovvero si tratta di calcoli che servono per poter inserire molteplici fattori molto utili al risultato, come per esempio il tasso di interesse personalizzato) i risultati che si otterranno non sono comunque completamente affidabili e precisi, visto che bisognerebbe prendere in considerazione ogni voce di costo e questo non è possibile.
Formula e calcolo matematico per ottenere il rendimento di un conto corrente bancario
Vediamo adesso nello specifico quali siano le varie modalità per il calcolo del rendimento di un conto corrente bancario e quali siano tutte le voci da prendere in considerazione per poter ottenere un risultato abbastanza vicino a quelli che sono gli interessi effettivi che matureranno in seguito. In ogni caso, la formula matematica corretta per poter calcolare gli interessi che maturano su di un conto è data dal tasso di interesse per i giorni fratto il periodo di riferimento per 100. Gli istituti bancari come prassi solitamente hanno quella di fare la liquidazione delle competenze e degli interessi che sono maturati sul proprio conto corrente ogni tre mesi, e solitamente queste ricorrenze trimestrali sono decise in delle date precedentemente prefissate, cioè fine marzo, fine giugno, fine settembre ed inizio dicembre. Detto questo è necessario quindi essere a conoscenza del tasso di interesse che viene applicato da parte della banca e fare quindi il conto dei giorni pertinenti ad ogni trimestre. Anche se non tutti i conti correnti hanno delle spese come ad esempio la maggior parte dei conti correnti apribili e gestibili online detti proprio “a costo zero” in quanto ogni tipo di costo di apertura, gestione e chiusura è assente, bisogna ricordarsi che, quando questi costi sono presenti, bisogna prenderli in considerazione nel calcolo del rendimento.