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A cinque anni dall’entrata in vigore dell’imposta di bollo su conti correnti, libretti di risparmio e conti deposito, oggi questa tassa rientra nelle spese bancarie fisse. A seconda della rendicontazione bancarie può essere addebitata per intero a fine anno oppure suddivisa a rate.
L’imposta di bollo viene pagata ogni anno e l’importo è legato alla giacenza media del conto corrente. Tramite la circolare n.48 del 21 dicembre 2012 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito i seguenti punti:
- il funzionamento dell’imposta di bollo;
- a chi spetta il pagamento;
- qual è il criterio di calcolo dell’importo;
- le esenzioni.
Imposta di bollo sui conti correnti
Introdotta dal Governo Monti nel 2012, l’imposta di bollo viene applicata a conti correnti, libretti di risparmio e conti deposito. Ma a quanto ammonta l’imposta di bollo?
- 34,20 euro per le persone fisiche. Nel caso in cui si sia intestatari di più conti o libretti di risparmio, la tassa va applicata a ogni singolo rapporto;
- 100,00 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Limitazioni dell’applicazione
Nel caso in cui il cliente sia una persona fisica, l’imposta di bollo sui conti correnti non è dovuta se il valore medio di giacenza è inferiore ai 5.000 euro. Come calcolare il valore medio?
- sommare i saldi giornalieri del conto corrente;
- dividere la somma per il numero dei giorni di rendicontazione o di detenzione del rapporto;
- ponderare la giacenza media di ciascun rapporto per la quota di detenzione.
In caso di conto cointestato si deve considerare la giacenza media del singolo, in base alla sua quota. Può accadere, a seconda delle disponibilità, di non dover pagare questa imposta un anno e ricominciare a pagarla l’anno successivo.
Inoltre l’esenzione dall’imposta di bollo è prevista anche per i titolari di un conto corrente di base con indice ISEE inferiore a 7.500 euro.
Imposta di bollo su Conto Deposito
Dal gennaio 2014, i titolari di un conto deposito devono pagare un’imposta di bollo allo 0,20% delle giacenze, pari al 2 per mille, della somma depositata. Anche in questo caso vi è un’ importante distinzione fra persone fisiche e non, quali:
- nessun limite massimo per le persone fisiche;
- tetto massimo di 14.000 euro per i soggetti diversi dalle persone fisiche.
Nella valutazione dei costi e dei rendimenti di un deposito vincolato sarà quindi da considerare anche questo elemento.
Imposta di bollo sui conti correnti e deposito a zero
Ci sono dei casi particolari in cui l’imposta di bollo non è dovuta poiché è la banca a farsene carico. Tra gli istituti di credito che pagano l’imposta di bollo sui conti correnti si segnalano:
- ContoMax Banca Ifis, anche per le linee vincolate;
- Conto CheBanca! CheBanca, l’ imposta di bollo a carico della banca per il conto online, non per quello con gestione in filiale;
- Conto Corrente Bancadinamica.
Tra le banche che si sobbarcano i costi dell’imposta di bollo su conto deposito vi sono:
- Conto Rendimax Banca Ifis;
- Conto Facto banca Farmafactoring, per gli importi vincolati;
- Conto deposito Findomestic Banca, solo per il primo anno;
- Sì Conto! Banca Sistema;
- Conti Web Closed e Time Deposit BccforWeb.
